Arch. de Sc. soc. des Rel., 2002, 117 (Gennaio-Marzo) 59-80
di Erwan DIANTEILLKONGO A CUBA, CONVERSIONE di una RELIGIONE AFRICANA
L’enfasi sulla “invenzione” di “africanità” in religioni afro-americane, concepita come uno strumento di concorrenza tra imprenditori per la legittimità religiosa, ora tende a dimenticare il classico dibattito sul rapporto storico tra Africa e America. Eppure la ricerca iniziata da Raimundo Nina Rodriguez, Fernando Ortiz, Melville Herskovits, e Cascina, in cui gli elementi di origine africana non sono concepiti come artefatti ideologici, ma come fatti positivi, non si esauriscono. Il caso delle religioni bantu è particolarmente interessante da questo punto di vista perché, come ha rilevato recentemente Stefania Capone (2000), è stato trascurato dai primi afro-americanisti. La pubblicazione di un libro di Luc de Heusch (2000) comprende un capitolo su “Kongo ad Haiti” che ci incoraggia a rivolgere la nostra attenzione su “Kongo a Cuba”.
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